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Le due anime di Martine Goeyens


Martine Goeyens è pittrice di statura internazionale. I suoi paesaggi, il suo mare in burrasca,le sue albe rosa col sole che balza fuori dal mare, i suoi tramonti col sole che si rifugia nel mare mescolandovi i suoi colori, sono la sua cifra artistica più peculiare, che fa di un suo dipinto inequivocabilmente un “Martine Goeyens”.


È la ricerca del colore, certamente, il momento più magico della sua creazione, quello in cui Martine si lascia stregare e sedurre dal bello per restituircelo filtrato dalla sua arte, da quello stupore infantile che ha saputo conservare intatto dentro di sé e che ne ha fanno la grande artista che è. In questa gestazione il colore è protagonista assoluto, nel colore è la chiave della psicologia e della creatività di Martine, è il colore che ci racconta la sua anima, che si tratti dei colori cupi e scuri di un mare che s’infuria, o di quei colori pastello, ricchi di luce, che connotano un paesaggio che, riconciliato con il clima e con gli elementi, è illuminato e iraggiato dal sole.


Ecco, i suoi dipinti raccontano molto bene i chiaroscuri della sua psich, o meglio le sue due anime, quel dualismo reso più evidente dall’essere, Martine, di origine belga, ma ormai residente e operante in Italia. E così il paesaggio aspro della sua terra di origine si illanguidisce e si compone docilmente nei colori tenui e luminosi del nostro Mediterraneo. Talvolta le due dimensioni si sovrappongono, si inseguono, si scontrano. Forse proprio qui risiede il fascino misterioso dell’arte di Goeyens.


Gabriella Di Luzio